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Negli ultimi anni le pubbliche amministrazioni hanno compreso come la cultura non sia più un bene rivolto ad una ristretta nicchia di addetti ai lavori.
Il marketing territoriale è infatti strettamente connesso ai concetti di identità e unicità del territorio che devono attingere ad un patrimonio culturale caratterizzato e dinamico.
Questa nuova consapevolezza dell’importanza della cultura, la crescente domanda dei cittadini e la risonanza delle storie di successo di alcune città in Italia e nel mondo hanno determinato una proliferazione di iniziative locali talvolta prive di reali prospettive o poco credibili nel loro collegamento con il territorio. Per affrontare le incognite e i cambiamenti che investono oggi le nostre città è necessario immaginare nuove soluzioni coerenti rispetto al genius loci e capaci di emergere per originalità e qualità.
Riconoscere la cultura come risorsa di trasformazione urbana e territoriale apre nuove prospettive e possibilità in termini di sviluppo educativo e relazionale della comunità, di miglioramento della qualità della vita dal punto di vista psicologico e ambientale, di crescita sociale e politica della società civile e di creazione di nuove competenze e opportunità economiche.